Dittatura: come inizia e come combatterla

Claudio Palma - 13/03/2021 20:10 - Inchieste, Newage
Dittatura: come inizia e come combatterlaTi sei mai chiesto cos'è la dittatura, come inizia una dittatura, come nasce una dittatura, ma soprattutto come combatterla? Nel mondo nascono molte dittature di fatto che, approfittando di un momentaneo stato di necessità o di emergenza di una nazione, tolgono ai cittadini i diritti fondamentali. E i cittadini neanche se ne rendono conto. Per cui proverò a scrivere un breve saggio sulla dittatura, con lo scopo di capire cos'è, come inizia e come fermarla.

Indice


- Tipi di dittature
- Dittature nella vita quotidiana
- L'esempio dei bimbi che giocano ed uno comanda
- Ma il popolo lo sa di essere sotto dittatura?
- La dittatura si basa su un pregresso stato di non-democrazia e una pregressa perdita di sovranità nazionale
- Come fermare la dittatura


Tipi di dittature


Ci sono dittature che nascono improvvisamente ed in modo eclatante, ad esempio con un colpo di Stato oppure con fatti tragici per cui la gente si accorge di essere in dittatura. Ma ci sono anche dittature che nascono pian piano, prendendo come espediente una situazione di emergenza vera o gonfiata o inventata, per far stare il popolo in stato di paura e per approfittare di lui per instaurare una dittatura di fatto e togliere persino i diritti fondamentali come la libertà di circolazione. La gente, il popolo, i cittadini non se ne accorgono di essere in dittatura o quanto meno non subito. E quando se ne rendono conto è troppo tardi.

Dittature nella vita quotidiana


Di dittature nella vita di tutti i giorni ce ne sono molte. Nei luoghi pubblici, nello sport, in tv, a lavoro... L'ultima che mi ricordo fu in un certo ufficio che frequentai molti anni fa, dove tutti apparentemente erano sullo stesso piano, tutti avevano pari facoltà decisionali. In realtà in questo ufficio c'era un impiegato che era diventato un dittatore ed alla fine tutti, talvolta anche il capoufficio, dovevano sottostare al suo volere. Di esempi ne potrei fare a decine, ma se ti guardi intorno sicuramente ne troverai anche tu di dittature di fatto nella vita quotidiana dove tutti non se ne accorgono nemmeno di essere in dittatura.
Ebbene, la dittatura in uno Stato avviene nello stesso modo. ma qui le cose e le situazioni sono più grandi e più serie. Una persona o più persone che sono destinate a gestire il potere, il più delle volte elette in modo indiretto, approfittano di una situazione di emergenza, vera o inventata o gonfiata o creata apposta, per instaurare una dittatura di fatto.

L'esempio dei bimbi che giocano ed uno comanda


Ho letto sul web che qualcuno ha cercato di spiegare come nasce una dittatura paragonandola ad un gruppo di bambini che giocano e c'è sempre uno di loro, il più furbo, che fa il dittatore decidendo quali giochi fare e chi deve giocare per primo e gli altri bambini lo lasciano fare, fanno quello che dice lui e, per pigrizia, non riescono a destituirlo. Ebbene, secondo me le cose stanno diversamente: l'esempio dei bimbi è carino, ma la pigrizia non c'entra una mazza. La dittatura è ben altra cosa perché, come vedremo, usa un espediente momentaneo, come un'emergenza vera o gonfiata o inventata, ed usa l'informazione di regime per far stare il popolo nella paura.
Intanto te ne devi accorgere che sei nel mezzo di una dittatura, ti devi accorgere che ti stanno dando informazione di regime, ti devi accorgere che stanno facendo di tutto per farti rimanere nella paura. Infatti ci sono certe dittature, già l'ho detto, che nascono con l'espediente di far fronte ad un'emergenza, vera o ingigantita o inventata. E quando ti accorgi che sono dittature, forse, è troppo tardi.

Ma il popolo lo sa di essere sotto dittatura?


Ma possibile che non ci si accorge di essere nel bel mezzo di una dittatura? Quando, con una qualunque scusa di emergenza vera o gonfiata o inventata, vengono negati o calpestati o aggirati i diritti costituzionali, i diritti fondamentali dei cittadini, ad esempio emanando leggi straordinarie tipo vietare la libera circolazione delle persone sul territorio, o costringendo le attività commerciali e le industrie turismo compreso a chiudere anche se temporaneamente, o costringendo i cittadini a comportamenti o abbigliamento innaturale quando circolano per strada, o azzerando la vita sociale delle persone impedendo che si riuniscano e si scambino informazioni di arte cultura od altro, o impedendo la libera informazione mediante la censura, o multando o incarcerando persone che la pensano diversamente dall'informazione ufficiale e di regime o persone che mostrino prove e ricerche che la smentiscano, o facendo propaganda farmaceutica e di regime somministrando farmaci ai cittadini con una qualunque scusa e talvolta obbligandoli con sanzioni di vario genere, o impedendo all'arte ed alla cultura di diffondersi, o impedendo al popolo di riunirsi e di stare assieme. Eccetera eccetera.
Ma perché chi è vittima di una dittatura cede al volere del dittatore? Come mai la gente, il popolo o il gruppo di persone vittime di dittatura non fanno nulla e permettono al dittatore o ai dittatori di fare il proprio comodo? Come mai non si riesce a fermare la dittatura? E come mai gli organi istituzionali che dovrebbero controllare l'operato del dittatore non lo destituiscono, anzi lo votano pure e cooperano con lui?

La dittatura si basa su un pregresso stato di non-democrazia e una pregressa perdita di sovranità nazionale


Tornando alla teoria che ho letto sul web di come nasce una dittatura, dove cioè si fa l'esempio di un gruppo di bambini che giocano e permettono, per pigrizia, ad un bambino-dittatore di decidere quale gioco fare e chi deve giocare per primo, torno a ripetere che la pigrizia non c'entra una cippa-lippa con il perché gli altri non riescono a fermare il dittatore ed anzi lo appoggiano pure. In quel racconto si dice che le dittature nascono e continuano a causa della pigrizia del popolo e che in uno Stato democratico, per non far insorgere le dittature, la gente deve partecipare, difendere le proprie idee e che democrazia è partecipazione. Stronzate.
Se in uno Stato si instaura una dittatura, dapprima sotto la cenere in modo che la maggior parte del popolo non se ne accorga (ma per fortuna qualcuno sì) e poi sempre più in modo deciso, vuol dire che in quello Stato la democrazia probabilmente non c'è più da un pezzo e i cittadini, pur partecipando e pur difendendo le proprie idee, non contano una cippa-lippa, non contano niente, le proprie idee vengono censurate, la partecipazione viene bloccata, i diritti fondamentali vengono repressi, le attività commerciali e industriali vengono messe a dura prova, i risparmi e il patrimonio del popolo viene saccheggiato (soprattutto quando la nazione in questione ha perso la propria sovranità perché non stampa più la propria moneta ma deve farsela stampare da banchieri e banche internazionali pagando un pizzo molto alto), con l'espediente di far fronte ad una un'emergenza vera o inventata ma sicuramente gonfiata sapientemente, si avvia la schedatura di massa, ed oltre alle banche internazionali anche le multinazionali farmaceutiche fanno soldi a palate convincendo il governo di quello Stato a far mangiare i loro farmaci alla popolazione. Ecco cos'è la vera dittatura, altro che gioco di bimbi. E spesso il dittatore, nelle dittature moderne, non è che un fantoccio, i veri autori che muovono i fili si trovano dietro le quinte.
Dittatura: come inizia e come combatterla



Come fermare la dittatura


Come può allora il popolo, vittima di questa dittatura, innanzitutto accorgersi che è in dittatura, organizzarsi e fermarla, in modo da restaurare quella parvenza di finta democrazia che c'era prima? Bisogna scendere in strada? Occorre manifestare nelle strade? Bisogna ribellarsi e organizzare qualche azione per le strade? No, questo non servirebbe a un tubo: anzi, chi si intende di quantistica e di spiritualità direbbe che questi comportamenti sono proprio quelli che in realtà danno ancora più vigore e forza ad un fatto negativo come nel nostro caso la dittatura. Cosa manca, allora, al popolo per svegliarsi, vedere finalmente la realtà e fermare la dittatura?
Qualunque dittatura fa leva sulla disinformazione del popolo. La dittatura mette davanti al popolo una falsa informazione, ma la propone in un modo talmente convincente che la gente ci casca con tutti e due i piedi, anche a livello internazionale, tutti ci credono e fanno quello che dice il dittatore o il clan di dittatori. Ovviamente il regime fa di tutto per nascondere l'informazione vera. Il bello di questa storia, o il brutto, è che il clan di dittatori fa finta di litigare, di fare crisi di governo, di fare elezioni anticipate, di riappacificarsi, di eleggere un nuovo premier, tanto per dare l'impressione al popolo che esista la democrazia, in modo da continuare tranquillamente la dittatura.
Quello che manca al popolo è l'informazione, quella vera, quella reale. E' inutile dire la propria opinione se non hai l'informazione giusta, se non hai l'informazione vera e reale, se ignori la vera realtà. Quello che il popolo dovrebbe fare è informarsi, non nei canali convenzionali che sono controllati dal dittatore come i quotidiani e le tv di regime, ma cercando la verità nell'informazione indipendente cioè in quei canali liberi ed indipendenti che non fanno parte né del regime né di alcun partito, soprattutto quelli che sono censurati. In una dittatura chi è vittima di una censura molto probabilmente sta dicendo la verità e dà fastidio al dittatore. Spesso è proprio in chi è vittima di censura che occorre cercare la verità, perché magari è l'informazione giusta. Un popolo ben informato è molto più forte di un popolo disinformato e caprone che, come un gregge di pecore (da cui la famosa barzelletta "immunità di gregge"), va dove il dittatore-caprone dice di andare: come a dire cieco guida di ciechi. Invece un popolo che possiede la giusta informazione smette di ribellarsi, smette di manifestare, smette di accusare il prossimo, smette di smadonnare sui fatti negativi che accadono, smette di essere caprone, smette di protestare, ma agisce con coscienza perché conosce la verità, si allontana quindi dalla paura e va verso il pensiero positivo, e poi semplicemente decide che il dittatore o i dittatori vanno destituiti. Quando dico "popolo" mi riferisco non solo ai cittadini "normali" comuni e correnti, ma anche a coloro che fanno parte di quegli organi istituzionali che hanno funzioni di controllo su chi sta al potere, nel nostro esempio il dittatore o i dittatori: anche loro sono cittadini ed anche loro, se continuano a seguire ed a loro volta a dare informazione di regime e non cercano la vera informazione e la verità, sono dei caproni che danno il loro appoggio al dittatore o ai dittatori che in tal modo possono continuare a fare il proprio comodo. Invece se chi fa parte degli organi istituzionali che controllano chi sta al potere fosse informato della vera realtà ed avesse l'informazione giusta ottenendola da canali indipendenti compreso chi è vittima di censura perché forse (chissà) dice la verità, allora aprirebbero gli occhi e destituirebbero il dittatore, restituendo così allo Stato ed ai cittadini quel barlume di finta democrazia in cui si trovava precedentemente.
E come si fa per capire chi dà la giusta e vera informazione ed invece chi dice falsità? In genere un buon metodo di giudizio sono i soldi, il denaro, i quattrini ed anche il potere: cerca di capire chi ci guadagna (soldi e potere) da una certa situazione e starai sulla strada giusta per capire dove andare a cercare la vera e giusta informazione. Ma, come ho detto poc'anzi, rifletti su queste cose: come mai chi da un'informazione mostrando prove reali e ripetibili viene invece censurato? E chi fa una ricerca o uno studio mostrando il contrario di ciò che dice l'informazione di regime viene bannato dall'albo di cui fa parte? Come mai i mass-media le tv ed i social network operano la censura sistematica su determinati argomenti dei quali solo il dittatore o i dittatori possono parlare?
La dittatura si ferma cercando di informarsi nei canali liberi, indipendenti e, spesso, censurati. La dittatura ha paura della verità, teme il cittadino correttamente informato. La dittatura si ferma anche e soprattutto con la meditazione, che espande la coscienza e le permette di capire la vera realtà delle cose. La dittatura ha paura di chi cerca di elevare la propria coscienza con la meditazione. Ed ama i cittadini caproni e tutti coloro che come pecore vanno dove va il... gregge.

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Claudio Palma - 13/03/2021 20:10

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